Le nostre postazioni di lavoro seguono gli standard ISO 14644-1 classe 5.
Per creare un ambiente con queste caratteristiche occorrono postazioni di lavoro con particolari sistemi di regolazione del flusso d’aria e sistemi di filtraggio adatti a catturare anche le più piccole particelle contaminanti.
Questi sistemi utilizzano speciali filtri HEPA (filtri High Efficiency Particulate Air) per intrappolare le particelle sospese nell’aria di diametro di soli 0.0005 millimetri.
Tutte le postazioni in camera bianca di Ontrack seguono gli standard ISO 14644-1 classe 5.
Oltre ad un ambiente con queste caratteristiche servono però altri elementi per poter svolgere in modo professionale un intervento di recupero dati. La camera bianca di Ontrack in Italia è dotata di rivestimenti e pavimentazione antistatica, utilizza centinaia di tool software e strumenti hardware proprietari capaci di assistere il personale tecnico durante le operazioni di recupero, ospita un magazzino per l’approvvigionamento rapido di migliaia di parti di ricambio, infine il personale che vi opera è costantemente aggiornato sull’evoluzione dei sistemi di storage.
Tutto ciò – insieme – ti permette di usufruire della più elevata qualità di recupero e di conseguenza delle più elevate possibilità di tornare in possesso dei tuoi dati.
Una seconda considerazione riguarda poi l’accesso alla cleanroom. Sul nostro sito non troverai fotografie che ritraggono presunti tecnici con tute e maschere. Queste immagini, non difficili da trovare in Internet, non rappresentano una normale situazione di lavoro quanto piuttosto un modo per attrarre l’attenzione di potenziali clienti e generare una percezione di professionalità.
Il nostro team di ricerca e sviluppo ha realizzato fino ad oggi oltre 500 tool hardware e software proprietari per il recupero dati. Con questi strumenti i nostri clienti, in tutto il mondo, possono usufruire di servizi di recupero all’avanguardia che nessun altro è in grado di erogare.
L’obiettivo di questo primo passaggio è quello di intervenire sul sistema di storage per ripristinare temporaneamente il suo funzionamento al fine di comprendere quali file sono recuperabili e con quale stato di integrità.
Si tratta di una fase particolarmente delicata poiché il supporto è già stressato dal guasto o malfunzionamento. La riuscita di questo processo è particolarmente importante perché di frequente si ha solo una possibilità di estrarre i dati da un hard disk o da altro dispositivo di memorizzazione.
Conclusa la fase di prognosi, gli ingegneri di recupero dati compilano un elenco dei file che possono essere recuperati con lo stato di integrità di ciascuno di essi. Questo elenco viene inviato al cliente in formato .ODR (visualizzabile con il tool gratuito Ontrack Verifile Data Reports) perché possa verificarne il contenuto e decidere di conseguenza se procedere o meno con il recupero dati.
Alcuni servizi non prevedono la fase di prognosi, in questo caso vi è l'esecuzione diretta della fase di recupero.
A seconda del problema i tecnici intervengono con la sostituzione di componenti, con operazioni di microelettronica, con la calibrazione delle parti fino a riportare l’unità in condizione di funzionare.
I tecnici eseguono quindi un’immagine del supporto dati con tool di imaging proprietari, il vantaggio di questo approccio è quello di preservare lo stato del drive originale (senza aggiungere danni ulteriori) e incrementare la quantità di dati recuperabili.
Si tratta di una fase svolta da un diverso team di ingegneri che richiede appositi tool e conoscenze dei formati file: si pensi ad esempio alle complesse strutture logiche di file di macchine virtuali o di database. I file corrotti o danneggiati, se tecnicamente possibile, vengono riparati.
Al termine, file e cartelle ricostruite vengono copiate generalmente su un disco esterno di backup per la restituzione al cliente.