Tutto quello che dovete sapere sui telefoni waterproof

venerdì 4 novembre 2016 di Ontrack Italia

Molto tempo fa ero l’orgoglioso proprietario dell’umile Nokia 3310. Andava tutto bene, fino a quando in una giornata particolarmente fredda sulla costa di Swanage mi scivolò via dalle mani e finì nel mare. Sono riuscito a recuperarlo ma - come immaginate - "l’indistruttibile 3310" mi aveva ormai abbandonato. Tutti i miei contatti, i messaggi e i record di Snake, persi.

Devastante.

I telefoni cellulari hanno fatto molta strada da allora; negli ultimi anni abbiamo assistito all'introduzione di fotocamere integrate, video chiamate e Internet mobile, tutte cose che molti di noi ora danno per scontate. Ora però, la maggior parte degli smartphone possiede una nuova* caratteristica. Si potrebbe dire che sta rivoluzionando il modo in cui usiamo i telefoni. Tutto quello che so è che mi sarebbe stata utile quando avevo il mio 3310.

*Per nuova, intendo non completamente nuova per alcuni utenti Android, ma non voglio divagare...

Sto parlando ovviamente del fatto che i nuovi telefono siano "resistenti all'acqua" o per usare il termine inglese "waterproof". In questo post approfondiremo cosa significa esattamente "resistenti all'acqua", cosa dovete sapere e cosa potete fare per evitare danni ai vostri dispositivi e/o una potenziale perdita di dati.

"Resistenti all’acqua" vs impermeabile

Smartphone resistenti all’acqua vs impermeabile

Prima di tutto: "resistenti all'acqua" non è la stessa cosa di impermeabile.

Per definizione, se qualcosa è resistente all'acqua ha la capacità di resistere all'infiltrazione dell’acqua, ma non completamente. Inoltre non si tratta di uno stato permanente: con la normale usura di un dispositivo scoprirete che la resistenza all'acqua diminuisce con il tempo (pensate ad esempio ad urti, cadute o schermi rotti). Disporre di porte aggiuntive per SIM o SD card esterne da dove l’acqua può penetrare non aiuta certo la situazione.

In più, anche laddove i moderni smartphone sono classificati come “resistenti all'acqua”, i danni causati dall'acqua non sono in genere coperti dalla garanzia del produttore. Infatti, se siete utenti Apple, guardate cosa hanno da dire sull’iPhone 7 e 7 Plus:

“iPhone 7 e iPhone 7 Plus sono resistenti a schizzi, acqua e polvere e sono stati testati in condizioni controllate di laboratorio e classificati come IP67 nello standard IEC 60529. La resistenza agli schizzi, all'acqua e alla polvere non è una condizione permanente, e tale resistenza può calare nel tempo a causa del normale utilizzo. Non tentare mai di mettere in carica un iPhone bagnato; fate riferimento al manuale utente per istruzioni di pulizia e ascigatura. I danni causati da liquidi non sono coperti dalla garanzia.”

Questo estratto cita la ‘classificazione IP67’ – cosa vuol dire è perché questo è importante?

1 – 2 – 3 prova

La maggior parte dei telefoni moderni hanno un classificazione ‘IP’ (International Protection Marking, a volte chiamata anche Ingress Protection Marking), che è essenzialmente la misura della capacità del dispositivo di tenere particelle estranee all'esterno.

Vediamo un paio di esempi: l’iPhone 7 è classificato ‘IP67’ mentre il Samsung Galaxy S7 è classificato ‘IP68’.

Il primo numero di questa classificazione indica l’efficacia nel prevenire l’ingresso di polvere e sporco. Entrambi questi telefoni hanno classificazione ‘6’, che vuol dire che entrambi dimostrano “protezione completa da contatto” a seguito di 8 ore di test intensivi in laboratorio.

Il secondo numero ha a che vedere con il livello di protezione del dispositivo dall'ingresso di molecole di acqua. L’iPhone 7 ha un livello ‘7’  di protezione dall'ingresso di acqua (nessuna parentela con il 7 del modello di cellulare!) e può sopportare in sicurezza l’immersione in 1 metro di acqua fino a 30 minuti. Il Samsung Galaxy S7 ha invece un livello ‘8’, ciò vuol dire che può essere sommerso a 1.5 metri per lo stesso arco di tempo.

Per saperne di più potete leggere questo articolo per avere una panoramica più dettagliata delle classificazioni, ma in breve entrambi questi telefoni riescono a fermare l’acqua in modo piuttosto efficace nelle condizioni raccomandate.

Ricordate che la classificazione è stata fatta in laboratorio in condizioni controllate!  

Ciò non ha fermato alcuni tech video bloggers che hanno sfidato i limiti per vedere che cosa sia fisicamente possibile una volta superate le soglie raccomandate. (Attenzione: non fatelo a casa!)

Differenze nella qualità dell’acqua

Vale la pena di evidenziare che la classificazione IP funziona solo per acqua dolce. Ciò significa che se il telefono cade in mare o in una piscina piena di cloro il danno sarà presumibilmente maggiore.

L’acqua di mare è particolarmente "sporca" e la spiegazione scientifica è la seguente: è un conduttore di elettricità di gran lunga migliore a causa degli ioni di sodio e cloro che contiene. Considerato il livello di corrente che passa all'interno del telefono, è quindi molto più probabile che si verifichino dei danni quando le componenti e i contatti sono contaminati da acqua salata.

Dei telefoni inviati ai nostri laboratori di recupero dati, circa 3 su 4 hanno subito danni a causa dell’acqua, e i nostri ingegneri vedono regolarmente telefoni che sono caduti in acqua di mare. Quando i telefoni vengono esaminati è generalmente visibile (e previsto) il danno ai componenti provocato dalla corrosione e dalla conduttività dell’acqua salata. Tutti i casi richiedono tecniche specializzate per la pulizia del dispositivo di modo da tentare di bypassare il malfunzionamento e arrivare ai dati.

Cosa fare se il mio telefono è danneggiato?

Se accadesse il peggio e sospettate che il vostro telefono sia stato danneggiato dall'acqua, i dati potrebbero ancora essere recuperati. La cosa migliore da fare è spegnere subito il dispositivo e non tentare di metterlo in carica. Se ne avete la possibilità (mi dispiace per gli utilizzatori di iPhone) è anzi meglio rimuovere la batteria. Potreste provare ad asciugare completamente il dispositivo prima di tentare di riaccenderlo, tuttavia è consigliabile consultare un operatore professionale di recupero dati appena si verifica l’incidente. Sapranno darvi le indicazioni migliori a seconda della situazione, e suggerirvi i prossimi passi per assicurarvi che le possibilità di recupero siano le più alte possibili.

Parola d’ordine: cautela

Il mio consiglio? Usate il vostro telefono waterproof come avreste fatto prima che la resistenza all'acqua fosse inventata. Anche se tecnicamente possibile, evitate di fare una telefonata sotto la doccia per non danneggiare il dispositivo e potenzialmente perdere i vostri dati.

Pensate alla resistenza all'acqua come ad una protezione aggiuntiva invece di un trucco da giocoliere – se siete colti di sorpresa dalla pioggia potete finire di digitare quel messaggio. Se vi cade nel lavandino potete tirarlo fuori e finire la telefonata. Se vi cade nel water... magari dopo dategli una pulita! Una minore esposizione all'acqua riduce inevitabilmente il rischio di danni, e considerando che le garanzie di molti produttori non coprono questa evenienza, vale la pena di tenere il vostro telefono all'asciutto.

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