Oggi, il sistema RAID è ancora ampiamente utilizzato nelle aziende e nei data center, e anche dai privati. Di seguito elenchiamo le principali configurazioni RAID e i loro rispettivi vantaggi.
Per ottenere le migliori prestazioni, è preferibile utilizzare dischi con le stesse capacità e performance, poiché l'hardware meno efficiente è preso come punto di riferimento dell’intero sistema. I vantaggi sono proporzionali al numero di hard disk utilizzati. Va notato che il RAID 0 non è fault tolerant e un guasto su un disco comprometto l'intero volume. Il sistema RAID 0 è adatto alle attività che richiedono enormi volumi di dati, come il rendering video.
Il crash di un disco rigido non influisce sul funzionamento del sistema e offre tutto il tempo necessario a creare un backup di sicurezza. Tuttavia, per sostituire il disco difettoso, il sistema dovrà essere spento, a meno che non sia disponibile un controller hardware che permetta il cosiddetto “hot swap”. La ridondanza dei dati è particolarmente utile per aumentare la sicurezza di informazioni sensibili come i database o i documenti aziendali.
A differenza del RAID 3 e RAID 4, che a loro volta usano il sistema di parità, i blocchi sono ripartiti sui diversi supporti fisici e non su un hard disk dedicato. Il RAID 3 e RAID 4 sono stati abbandonati a favore del RAID 5, che offre il miglior compromesso tra prestazioni e tolleranza ai guasti.
A differenza del RAID 1, che utilizza solo il 50% del volume di archiviazione disponibile, il RAID 5 offre dal 67% a più del 90% dello spazio disponibile, a seconda del numero di hard disk utilizzati. Più unità vengono utilizzate, più alta è la percentuale di spazio di archiviazione disponibile.