Come (non) recuperare i dati

martedì 24 gennaio 2017 di Ontrack Italia

Al giorno d’oggi, con tutti i dispositivi che possediamo, è inevitabile che ad un certo punto si verifichi una perdita di dati. Che si tratti di anni di foto e musica o di importanti informazioni aziendali, può essere un momento scoraggiante e stressante: vale quindi la pena analizzare bene la situazione prima di decidere cosa fare.

Abbiamo visto molti scenari di perdita di dati nel corso degli anni, inclusi alcuni in cui il recupero non è stato più possibile a causa di maldestri tentativi da parte dell’utente che hanno provocato ulteriori danni. Di seguito vi diamo qualche consiglio su cosa fare e cosa non fare se sospettate una perdita di dati per aumentare le possibilità di recupero.

Spegnere e riaccendere?

Cominciamo con la più famosa barzelletta da tecnici – hai provato a spegnere e riaccendere? Anche se l’atto apparentemente semplice di spegnere e riaccendere non è in questo caso così utile come sembra. Se sospettate di aver perso dei dati infatti, spegnete subito il sistema, trattenetevi dal riaccenderlo e chiedete consiglio ad un esperto.

Mentre è in funzione, il sistema operativo e gli altri software installati scrivono  dati sul disco in modi diversi. Allo stesso tempo si attivano processi “nascosti”  come aggiornamenti di driver o di sistema e scansioni antivirus. Anche quando il computer ‘non sta facendo niente’, il disco viene scritto in continuazione e ciò può potenzialmente sovrascrivere i dati cancellati o persi . Anche azioni apparentemente semplici come navigare sul web o controllare le email possono peggiorare la situazione e ostacolare il recupero dei dati.

Se credete di aver perso dei dati dovrete quindi evitare di usare il sistema, che ci porta a parlare di...

Recupero con software fai-da-te

Questa viene spesso considerata la via più veloce ed economica, ma è consigliabile? Reperire un buon software di recupero dati fai-da-te è semplice e può essere un valido aiuto se avete formattato per errore o cancellato dati da un dispositivo esterno (hard disk, USB, schede SD, etc). Tuttavia, ricordate di non utilizzare il software sul sistema da cui avete perso i dati. Questo eseguirà ulteriori cicli di scrittura sul disco e come già accennato potrebbe velocemente distruggere file persi o cancellati sovrascrivendoli. Scaricare il software ed eseguire la scansione del sistema potrebbe eliminare file che avrebbero altrimenti potuto essere recuperabili.

L’alternativa più sicura è quella di smontare il disco in questione e collegarlo ad un altro sistema su cui è installato il software di recupero dati, ma può essere difficile se non sapete come fare. Se sospettate che il disco sia fisicamente danneggiato dovrete evitare qualsiasi tentativo software, ma sopratutto dovrete assolutamente....

Scopri gli step necessari per recuperare i dati dalla tua scheda SD con il nostro software fai-da-te.

Evitare di aprire il disco da soli

Una veloce ricerca online rivela molti video fai-da-te vi mostrano come aprire autonomamente il disco e risolvere problemi di ‘ronzii’ o ‘click click’ che sono di solito indice di danni fisici. Consideratevi avvertiti: aprire il disco fuori da un ambiente di camera bianca può procurare danni irreparabili e vi sconsigliamo fermamente di provarci.

Riceviamo regolarmente dischi che sono stati aperti, in cui particelle di polvere o graffi anche piccolissimi hanno causato grossi danni e reso impossibile un recupero potenzialmente di successo. Gli hard disk sono dispositivi delicati e complessi, esperienza e precisione sono necessarie per lavorare sul problema e recuperare i dati. Sono tante le casistiche in cui qualcosa può andare storto quando si utilizzano metodi fai-da-te, pertanto vale la pena chiedere il parere di un esperto piuttosto che prendere scorciatoie e rischiare di perdere i dati in modo permanente.

É come avere a che fare con un osso rotto: molti di noi probabilmente cercherebbero online informazioni sui sintomi, ma non proveremmo a curarci da soli senza essere medici professionisti! Richiedere un’analisi attenta ed esperta dovrebbe essere la prima via da percorrere per ottenere una diagnosi completa e prevenire ulteriori danni.

E parlando di ulteriori danni...

Niente freezer per i dischi

Affrontiamo un mito ricorrente: si crede che mettere un hard disk non funzionante nel freezer lo riporterà in vita. Peccato che non sia così, e che sia davvero una cattiva idea.

La spiegazione è semplice: appena l’hard disk viene tolto dal freezer inizierà a tornare a temperatura ambiente e questo porterà alla formazione di condensa sia dentro che fuori. Questa si formerà anche sulla superficie dei piatti, che è la parte magnetica su cui sono salvati i dati. Considerando che la distanza tra le testine e i piatti è di pochi nanometri, quando il disco verrà riacceso la condensa provocherà danni aggiuntivi al disco.

Se il vostro disco ha subito danni a causa di liquidi è bene non utilizzarlo e consultare gli esperti in recupero dati per chiedere consigli su come muoversi.

L’approccio migliore? Affidarsi agli esperti

Se pensate di aver perso dei dati dal disco, nella maggior parte dei casi la cosa migliore da fare è smettere subito di utilizzare il dispositivo. Anche se in questi casi è più facile a dirsi che a farsi è necessario mantenere la calma, non farsi prendere dal panico e pensare attentamente a cosa può essere successo.

Contattate gli esperti di recupero dati che potranno aiutarvi a gestire al meglio il vostro caso. Non in tutti i casi i supporti devono necessariamente essere spediti nei laboratori di recupero, ma in qualsiasi scenario ciò vi garantirà possibilità di successo molto più alte di qualunque tentativo fai-da-te.

Dovreste accertarvi che il fornitore a cui vi abbia l’esperienza e il know-how necessari per nell'intervenire sul vostro tipo di dispositivo e sulla specifica situazione di perdita dati. Leggete anche le recensioni – vedete cosa hanno da dire i loro clienti e verificate che le recensioni non siano di parte.

Servizi di recupero dati

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