Quando il recupero dei dati di un data center diventa un recupero di emergenza

Written By: Ontrack

Date Published: 17 ottobre 2025 5.31.42 EDT

Quando il recupero dei dati di un data center diventa un recupero di emergenza

Quando un cliente perde la maggior parte del proprio data center a causa di un danno idrico, non è una cosa da prendere alla leggera. Di recente abbiamo ricevuto una chiamata di emergenza proprio come questa. Un'azienda di livello enterprise ha subito la rottura di un tubo che ha allagato e danneggiato fisicamente alcune parti del suo data center. Ci siamo messi subito al lavoro.

La situazione

Il cliente ci ha inviato 10 armadi con un totale di 1.400 unità. Si trattava di un mix di diversi produttori di storage e software (unità SAS, SATA e FC di EMC, IBM e Oracle). La sola logistica di spedizione rappresentava una sfida. Per risparmiare tempo, il cliente ci ha inviato interi armadietti intatti, in modo che potessimo iniziare a lavorare subito.

La soluzione

Ogni armadio è stato ispezionato e inventariato. Ontrack ha riscontrato danni visibili da acqua sul primo gruppo di armadi. I danni da acqua erano presenti sulle unità, sui ripiani, sugli alimentatori dei processori di archiviazione e sulle unità principali delle apparecchiature.

Ogni unità è stata quindi rimossa dall'involucro originale e inventariata (asset tagged). Una volta etichettati, i supporti sono stati trasferiti al team dei servizi di ingegneria per il triage. A questo punto ogni supporto è stato ispezionato e si è deciso se effettuare l'immagine  (nessun danno o contaminazione) o se trasferire i supporti nella camera bianca per ulteriori interventi (contaminazione, danni visibili, unità non funzionanti).

Le unità risultate danneggiate o contaminate sono state trasferite nella nostra camera bianca e riparate utilizzando i nostri strumenti e le nostre tecniche proprietarie.

Tutti i supporti sono stati sottoposti a imaging (copia settore per settore) e sono stati forniti al cliente report che illustrano i risultati del processo di imaging.

Durante il processo di imaging, dovevamo avere la capacità di storage per ospitare tutti i loro dati. Sono state apportate alcune regolazioni rapide, ma complete, al nostro centro dati e siamo stati in grado di farlo.

La risoluzione

Dopo aver recuperato, riparato e ripristinato i dati, un'impresa non da poco con 1.491 unità, i sistemi sono stati riassemblati e verificati fisicamente ed elettronicamente per essere in condizioni di funzionamento. Fatto... giusto? Sbagliato! Una volta restituite al cliente le apparecchiature funzionanti, è arrivato il momento di ricostruire il proprio data center. Chi lavora nel settore dello storage aziendale sa bene che non è sufficiente installare i rack e collegarli al muro. Abbiamo lavorato con il cliente per ripristinare tutti i dischi dal punto di guasto, in modo che tutti i dati fossero presenti. Quando i sistemi di storage più vecchi lavorano con apparecchiature più recenti, di diversi produttori e programmi software, è inevitabile che si verifichino alcuni guasti prima che tutto funzioni perfettamente. I nostri ingegneri hanno supportato il cliente collaborando con lui e con i produttori OEM per la risoluzione dei problemi, la consulenza sui problemi e l'approvvigionamento delle apparecchiature adeguate fino a quando tutto non è tornato a funzionare correttamente.

Il riassunto di questo lavoro è stato il seguente:

  • Oltre 15 dipendenti Ontrack di ingegneria, logistica, vendite e supporto tecnico in costante contatto con il cliente per l'intero processo.

  • 1.491 hard disk sottoposti a imaging

  • 1,2 petabyte di dati elaborati e archiviati fino alla piena operatività del data center del cliente

  • Il cliente è stato completamente operativo in 2,5 settimane. Incredibile se si pensa alla quantità di tempo che si impiega quando si costruisce un data center da zero senza dover prima recuperare i dati.

Più informazioni:

Recupero dati del server del centro dati

Recupero dati dispositivo danneggiato

 

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