In un'epoca in cui l'acquisto di hard disk con elevate capacità di memoria era proibitivo a causa dei costi elevati, il sistema RAID è stato creato dall'Università di Berkeley negli Stati Uniti per rispondere alle necessità di prestazioni e sicurezza.
Oggi, il sistema RAID è ancora ampiamente utilizzato nelle aziende e nei data center, e anche dai privati. Di seguito elenchiamo le principali configurazioni RAID e i loro rispettivi vantaggi.

RAID 0, alla ricerca di prestazioni elevate
Il RAID 0, noto anche come stripe o striping, consiste nell'utilizzare almeno due dischi rigidi e distribuire i dati sui diversi supporti fisici, il cluster. Il sistema virtuale risultante ha migliori prestazioni in fase di lettura e scrittura perché i compiti sono suddivisi tra le cache di diverse unità di memoria.
Per ottenere le migliori prestazioni, è preferibile utilizzare dischi con le stesse capacità e performance, poiché l'hardware meno efficiente è preso come punto di riferimento dell’intero sistema. I vantaggi sono proporzionali al numero di hard disk utilizzati. Va notato che il RAID 0 non è fault tolerant e un guasto su un disco comprometto l'intero volume. Il sistema RAID 0 è adatto alle attività che richiedono enormi volumi di dati, come il rendering video.
RAID 1, per una sicurezza assoluta
Il RAID 1 o mirroring funziona con l'implementazione di un'unità di memorizzazione che copia gli stessi dati scritti su un primo hard disk. La copia completa non serve ad aumentare le performance, ma conferisce un alto grado di tolleranza agli errori.
Il crash di un disco rigido non influisce sul funzionamento del sistema e offre tutto il tempo necessario a creare un backup di sicurezza. Tuttavia, per sostituire il disco difettoso, il sistema dovrà essere spento, a meno che non sia disponibile un controller hardware che permetta il cosiddetto “hot swap”. La ridondanza dei dati è particolarmente utile per aumentare la sicurezza di informazioni sensibili come i database o i documenti aziendali.
RAID 5, il compromesso tra prestazioni e sicurezza
La configurazione RAID 5 utilizza lo stesso sistema di clustering del RAID 0, ma con la differenza principale dell'integrazione dei bit di parità. Utilizzabile con un minimo di tre HDD, il RAID 5 utilizza blocchi di parità per recuperare i dati in caso di guasto di uno dei dischi del sistema.
A differenza del RAID 3 e RAID 4, che a loro volta usano il sistema di parità, i blocchi sono ripartiti sui diversi supporti fisici e non su un hard disk dedicato. Il RAID 3 e RAID 4 sono stati abbandonati a favore del RAID 5, che offre il miglior compromesso tra prestazioni e tolleranza ai guasti.
A differenza del RAID 1, che utilizza solo il 50% del volume di archiviazione disponibile, il RAID 5 offre dal 67% a più del 90% dello spazio disponibile, a seconda del numero di hard disk utilizzati. Più unità vengono utilizzate, più alta è la percentuale di spazio di archiviazione disponibile.
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